Mentre si ricorre alle casse del gioco, le riforme del gioco aspettano
L’equilibrio precario in cui versano le casse dello Stato che deve definire la Manovra indirizza l’attenzione sui giochi.
Per chiudere la legge di Bilancio 2024 in Italia si dovranno fare scelte difficili, basta considerare la situazione economica e finanziaria pubblica gravata dal rallentamento economico, dal rialzo dei tassi, dall’inflazione e da tante altre incombenze. Gli addetti ai lavori del comparto del gioco pubblico speravano che con la Delega Fiscale venisse riordinato il settore in maniera strutturale ma, alla luce della complessa situazione politico-economica che deve affrontare il Paese, la riforma dei giochi dovrà aspettare. Incombono, in un momento tanto delicato, compiti più urgenti. Servono risorse per la sanità, per il taglio del cuneo fiscale, per il sostegno alle famiglie, il rinnovo dei contratti e avanti di questo passo.
Urge fare cassa a allora si ricorre al gioco
Come abbiamo spesso ripetuto le coperture per la Legge di Bilancio possono venire dal rinnovo delle gara per le Concessioni, del gioco online e ovviamente aumentando le tasse sulla raccolta del gioco e, ad esempio, la base d’asta della IGT, tramite la controllata Lottoitalia, potrebbe partire da 800 milioni di euro e farebbe incassare allo Stato almeno 400 milioni a inizio 2024 e il resto verrebbe pagato nel 2025, ma le riforme dovranno aspettare anche in vista delle Elezioni Europee. La riforma fiscale prevista nella Legge Delega resterebbe sempre un obbiettivo per il Governo perché serve per consolidare le crescita e tutelare il potere d’acquisto delle famiglie, ma anche per ridurre l’inflazione. In sostanza la santissima riforma, più volte annunciata e mai realizzata, anche questa volta traballa e speriamo che non cada definitivamente.
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