La parola ai Consiglieri Sapar Gatti e Ciaralli

La parola ai Consiglieri Sapar Gatti e Ciaralli

I due associati Sapar esprimono il loro punto di vista sulla ludopatia.

Francesco Gatti ha affermato che la ludopatia è diventata un paravento per qualsiasi comportamento errato e ha spiegato: A volte occorre fare considerazioni non allineate al main stream del nostro settore. Da notare che l’Ing. Gatti da qualche anno è al centro di attacchi violenti ed ingiustificati che mischiano il contenimento compulsivo a posizioni e preconcetti che sono decisamente poco allineati alla realtà. “I veri numeri nessuno li conosce e si fanno stime e approssimazioni poco convincenti confondendo importi, cifre giocate, spesa del giocatore e impatto sulla pubblica economia. Insomma i comportamenti sbagliati se riguardano il gioco, vengono sempre con leggerezza associati ad una dipendenza patologica e non sono mai affrontati con la corretta maturità che ci impone di guardare le cose come sono”– ha aggiunto.

Ciaralli: solo le regole razionali contrastano la ludopatia

Il noto operatore e distributore del Centro Italia Pino Ciaralli ha commentato: “Lo stupore per quanto è accaduto ad alcuni giovani giocatori del calcio ha lasciato a tutti la possibilità di accedere al mercato illegale. Lo stupore per quanto accaduto è ingiustificato. Soprattutto quando viene manifestato per casi avvenuti in regioni dove sono adottate regole espulsive per il gioco pubblico, come il Piemonte. Gli operatori del gioco di Stato avevano avvertito tutti, politica e terzo settore, sul rischio che l’espulsione del gioco pubblico avrebbe aperto le porte al gioco illegale, quindi non ci sono più tutele per i giocatori. I protagonisti di quanto raccontato dai giornali sono giovanissimi giocatori di calcio che, per quanto famosi, restano degli adolescenti cresciuti in fretta e obbligati alla responsabilità della gestione di importanti patrimoni senza averne l’esperienza necessaria”. Pino Ciaralli ricorda a certe amministrazioni territoriali che proseguono con l’accanimento contro gli apparecchi automatici da intrattenimento applicando regole dei distanziometri per allontanare l’offerta dai giocatori e in questo modo creano spazi commerciali al gioco illegale.

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