Per la Manovra il Governo prevede che paghino i giochi

Per la Manovra il Governo prevede che paghino i giochi

Il Ministero dell’economia pensa ad interventi sui giochi per reperire fondi contro i rialzi di elettricità e di carburanti.

Non abbiamo i fondi necessari per far fronte ai diffusi rialzi dei prezzi soprattutto dell’energia e dei carburanti e allora tornano in ballo i giochi. Con una manovra che si aggira attorno ai 30 miliardi di euro, mentre le coperture di cassa sono di poco più di 5,5 miliardi, evidentemente il Governo cerca soldi. Non è la prima volta che per parare i crescenti debiti si ricorre all’aumento delle tasse ,ma la richiesta di un contributo sui maggiori profitti non ha avuto successo, ma ce ne sono altre che possono essere resuscitate come ad esempio la “plastic tax”, e poi si può sempre ricorrere ai giochi e alle lotterie. Si potrebbe anche resuscitare la “Sugar Tax”, che venne sospesa nel 2020 per le proteste delle imprese interessate. Ma le due tasse surgelate momentaneamente non avrebbero prodotto più di 650 milioni. Ma, se come si sta pensando, per le gare del gioco online si recupereranno 6 milioni e l’aliquota verrà portata al 26%, mentre ogni PVR costerà 700 euro, il settore dei giochi fornirà un sostanzioso aiuto alla chiusura della manovra, poi si vedrà perché per le slot è già prevista una tassa sulle vincite. L’abbiamo già scritto e lo ripetiamo, se da un lato il Riordino del gioco prevede regole più stringenti e sempre, con la scusa della salute pubblica, il comparto viene schiacciato dalle tasse, a noi sembra sia evidente una contraddizione, e nessuno azzardi ancora di biasimare il gioco che dà lavoro a migliaia di persone e tiene in piedi anche l’industria.

comment Ancora nessun commento

Puoi essere il primo a lasciare un commento

mode_editLascia un commento

Solo gli utenti registrati possono commentare. Clicca qui

menu
menu