Confindustria chiede certezze per il settore dei giochi

Confindustria chiede certezze per il settore dei giochi

In un incontro con Sistema Gioco Italia, il Pres. di Confindustria Vincenzo Boccia ha chiesto il riconoscimento dell’Industria del Gioco lecito italiano.

 

C’erano tutti nell’incontro con il Pres. di Confindustria servizi innovativi e tecnologici Ennio Lucarelli, e con i rappresentanti delle filiera “Gioco” i Concessionari, le Associazioni ACMI e As.Tro, Federbingo, Federippodromi e i raggruppamenti industriali che rappresentano 6000 imprese che occupano 150mila persone.

Le tematiche affrontate sono state diverse tutte mirate ad evitare la paralisi del comparto del Gioco Lecito oltre che superare i continui inasprimenti fiscali e i limiti territoriali per migliorare la credibilità e la reputazione del comparto. La compagine industriale ha fornito un contributo per evitare eccessi e dipendenze, ma anche per impedire il fallimento delle aziende del gioco che rappresentano un comparto d’eccellenza in Europa. Le tesi espresse per uno sviluppo sano dell’industria sono state condivise durante l’incontro in cui sono stati analizzati gli effetti della perdita erariale e del sistema di legalità qualora venisse introdotto un sistema proibizionistico che favorirebbe l’offerta di gioco illegale.

Il Pres. Vincenzo Boccia ha messo in risalto i sani principi dell’industria del gioco

 Nel breve intervento il Pres. Boccia ha sintetizzato le necessità della filiera del gioco lecito e ha  commentato: “La filiera ha bisogno di certezza del diritto e delle regole oltre che di coerenza nelle scelte politiche, che sono tutte elementi di credibilità di un Paese. Il settore del gioco lecito è animato da principi sani che noi tutti dobbiamo garantire”. L’Associazione della filiera confederale è schierata a favore del pratica del gioco responsabile per preservare la legalizzazione del comparto e vuole mettere il giocatore al centro della politica industriale. In estrema sintesi, Sistema Gioco Italia, con il sostegno di Confindustria, per raggiungere gli obbiettivi che si propone, chiede una riforma complessiva del settore gioco e la creazione di un quadro stabile entro il quale rinnovare la pratica del gioco legale in Italia.

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