Il Pres. Autorità Anticorruzione accusa le scommesse di riciclaggio

Il Pres. Raffaele Cantone vuole sapere chi si nasconde dietro il sistema delle scommesse che gestiscono grandi quantità di denaro.

Non sarebbero le slot machines che vengono usate come mezzo di riciclaggio, ma le Scommesse, così ha affermato il Pres. Cantone che s’è occupato del gioco d’azzardo.

Come ANAC Rafaele Cantone aveva indagato su una vicenda di una società importante legata al figlio di un mafioso siciliano raggiunta da interdittiva, ma l’appalto non venne revocato a causa di difficoltà da parte del sistema dei Monopoli che non potettero intervenire nel settore perché avrebbe interrotto un flusso di denaro enorme. “Quella società, accanto alle infiltrazioni mafiose che avevano giustificato l’interdittiva, aveva messo in campo un sistema di sottrazione dei soldi pubblici attraverso il mancato pagamento delle imposte previste”- ha affermato Cantone in audizione alla Camera rispondendo al Senatore Endrizzi che aveva posta la domanda sul gioco d’azzardo.

Quindi il Pres. Cantone ha precisato: “Il punto vero riguarda il meccanismo a valle. Cioè i grandi concessionari sono pochi e controllabili, il vero problema sono i punti scommesse che vengono aperti in loco per cui non è prevista l’interdittiva antimafia e vengono aperti come normali negozi”. Secondo il Cantone, che vive in un Comune del Meridione, in certi Comuni ci sono più punti scommesse che chiese, quindi è necessario scoprire chi c’è dietro i punti scommesse, ma non serve grande fantasia per sospettare che c’è la criminalità. Da quanto affermato dal Pres. Cantone c’è poco spazio per il tema della corruzione, invece è necessario capire chi c’è dietro queste realtà che sono strumenti eccezionali per riciclare grandi quantità di denaro. E allora sì che si può agire con una interdittiva.

In materia di gioco di Stato Sapar condivide le preoccupazioni espresse dal Pres. dell’ANAC, pur considerando il settore delle scommesse un comparto importante del gioco legale.