Il Parlamento Europeo ha proposto una strategia a misura degli eSports

Il Parlamento Europeo ha proposto una strategia a misura degli eSports

Il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione per lo sviluppo di un sistema a lungo termine che consente l’uso dei videogiochi e degli Esports.

Bypassando la questione degli apparecchi Redemption e delle Omologhe che sono in scadenza, ma le operazioni vanno a rilento, il Parlamento Europeo ha chiesto una strategia per gli eSports che vengono importati secondo le regole nazionali esistenti nella UE. Il nodo da sciogliere è che, non avendo una disciplina nazionale perché sono senza confini, la questione deve essere affrontata soprattutto in Europa. Si tratta dunque di creare linee guida per i giocatori e di rilasciare   visti culturali che permettono al personale di eSports, sulla falsariga dei trattati di Schengen, per consentire agli appassionati e al personale di venire nell’UE. Ovviamente il Parlamento Europeo ritiene che gli eSports siano un passo avanti verso l’innovazione del settore, ma mancano quadri giuridici armonizzati. Di fatto gli eSPORTS utilizzano l’intelligenza artificiale, la realtà virtuale e comprendono elementi umani, digitali e anche di competizione, perciò non possono essere paragonati ai normali videogiochi anche se mantengono i diritti di proprietà intellettuale, ciò non toglie che ambedue i settori possano essere integrati ed imparare l’uno dall’altro a promuovere valori positivi come la non discriminazione, il lavoro di squadra, l’antirazzismo e l’inclusione sociale, perciò devono essere salvaguardati. Dunque è stata invitata la Commissione ad esplorare le sinergie tra i due settori per incrementare l’innovazione oltre alla ricerca del Metaverso, sempre tenendo in considerazione la protezione della Privacy dei dati e della cybersecurity, ma promuovendo i valori europei nelle competizioni degli eSports. Tutto ciò sarà possibile collaborando con editori, organizzazioni dei tornei e delle squadre che sono chiamati a svolgere un ruolo nella transizione verde al fine di stimolare i cittadini ad essere più rispettosi dell’ambiente sia per le questioni climatiche che ambientali. Inoltre il Parlamento ha sottolineato il ruolo che devono avere le città e le regioni nel fornire accesso e infrastrutture per ospitare gli eventi sportivi e comunque facilitare l’accesso a tutti. L’obbiettivo del Parlamento è senza dubbio ambizioso oltre a presenta elementi di innovazione avanzata, noi staremo a vedere se la proposta verrà accettata e in quale lasso di tempo potrà essere attuata nella pratica.

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