I dazi pensati da “Trump” mettono a rischio anche il gioco

La politica protezionista messa in atto dal nuovo presidente degli USA elimina molti diritti consolidati nei mercati del mondo.
Con i diritti sul libero scambio delle merci minacciati dagli USA, il neo-rieletto Presidente rende insostenibile la gestione delle imprese del terzo settore ed ha già prodotto pesanti danni economici. Diciamo subito che l’applicazione di alti tassi sui prodotti importati hanno subito prodotto il crollo delle Borse a livello mondiale e anche quella americana ha accusato pesanti perdite. Alla luce delle proteste degli investitori, il Pres. Trump ha dovuto fare marcia indietro ed ha sospeso per 90 giorni l’applicazione del provvedimento. Ora tutti aspettano l’esito delle trattative che però hanno aperto una critica fase economica che chiamano tutti “Nuova Guerra Fredda”. Il GRS Week, approfondendo quanto riporta il Giornale Radio Sociale, apre con la domanda “Quali sono, sarebbero, o saranno, gli effetti dei dazi sul terzo settore?”. In risposta alla domanda sono intervenuti Paolo Venturi, direttore di Aicoon, Michele Carrus, presidente nazionale di Federconsumatori, Thomas Osborn, direttore area salute I-Com –Istituto per la competitività, ma nessuno ha saputo dare una risposta chiara e credibile.
In balia dell’incertezza l’UISP va avanti con i suoi programmi
Intanto l’UISP continua con i corsi di formazione organizzati dai Comitati regionali, territoriali e dai settori di attività nazionali. I percorsi formativi vengono effettuati sia in presenza che videoconferenza secondo le necessità didattiche. Sono circa 150 le qualifiche nazionali che l’UISP rilascia ai tecnici: giudici, operatori, insegnanti, maestri, e sono riferite a 180 discipline organizzate in tutta Italia.
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