Auto Blu consegnate e sequestrate in modo discrezionale

Auto Blu consegnate e sequestrate in modo discrezionale

Così i Monopoli assegnavano le auto blu discrezionalmente a personaggi noti.

Nella rete di assegnazione di AutoBlu c’è caduto anche il nostro coach della Nazionale di Calcio Mancini che ha dichiarato: “Non l’ho mai usata, senta la Federazione”. Si trattava di una FIAT Abarth azzurra che sostava in Villa Borghese e che venne portata in riparazione, ma Mancini probabilmente non la vedrà più perché è oggetto di un sequestro, così come altre che l’Agenzia delle Dogane, negli ultimi anni, ha consegnato a Ministri e rappresentanti di diverse istituzioni invece di essere consegnate solo alle “massime cariche dello Stato”. Nell’elenco compaiono anche la TESLA di Cingolani, i Suv di Gelmini e Brunetta e la Porsche del Presidente di una società del trentino.

Il Ministero del Tesoro ha contestato le modalità di cessione.

Il Ministero ha ritenuto non conforme alla legge l’uso delle autvetture perché l’Amministrazione dei Monopoli avrebbe dovuto metterle all’asta e incassarne i profitti e, qualora fosse andata “deserta”, avrebbe dovuto metterle a disposizione della pubblica amministrazione. Insomma è stato una specie di regalo. Ora le Dogane hanno presentato una piattaforma per le aste pubbliche online per la dismissione di beni pubblici sequestrati escludendo quelli usati per finalità istituzionali e di pubblica utilità. Questa vicenda costituisce una ulteriore contestazione dell’operato del Dir. Generale Marcello Minenna che potrebbe essere sostituito dal nuovo Governo, mentre si attende l’esito delle indagini avviate dalla Procura di Roma su impulso di denunce di alcuni funzionari. La questione delle AutoBlu date in comodato d’uso implica da anni centinaia di veicoli sequestrati che giacciono abbandonati e perdono il loro valore. Pare che le auto “destinate a terzi” siano state consegnate di persona dal capo delle Dogane, ora spetterà al Tesoro recuperarle. Ora se il Tesoro le recupera o meno interessa molto poco, ma la storia ci delude profondamente sapendo che migliaia di cittadini onesti non dispongono di fondi per l’acquisto di una semplice auto che li conduca al posto di lavoro.

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