Facci della LEGA chiede la modifica del gioco in Emilia Romagna
Il Consigliere dell’Emilia Romagna Facci ha chiesto di modificare la legge per supportare il settore del gioco legale.
Nelle proposte emendative alle disposizioni di assestamento del bilancio di previsione dell’Emilia Romagna 2013-2025, il consigliere della Lega Michele Facci ha chiesto la modifica della legge approvata nel 2023. Nella relazione si spiega. “In coerenza con l’obbiettivo fissato con il Documento di Economia e Finanza 2023/25 per sostenere le attività economiche colpite dalla pandemia e dalla guerra si introducono modifiche normative tese a supportare un settore già colpito da forte crisi e scongiurare perdite occupazionali che non comportano oneri aggiuntivi per il bilancio regionale”. Il primo punto prevede la sostituzione del distanziometro che è previsto in 500 metri, calcolato secondo il percorso pedonale più breve per i Comuni con una popolazione superiore a 5mila abitanti e inferiore a 400 metri con popolazione superiore a 5000 abitanti, il secondo restringe il campo degli istituti scolastici considerati luoghi sensibili; non più quelli di ogni ordine e grado, ma quelli di istruzione secondaria e università, i luoghi di aggregazione giovanile e oratori che la terza proposta vuole sostituire con gli esercizi di compravendita di oggetti preziosi e altre attività creditizie.
In merito alla quarta proposta di divieto di consentire ai minori l’utilizzo di apparecchi meccanici ed elettronici attivabili con moneta, gettone e altri strumenti elettronici di pagamento che distribuiscono tagliandi (Redemptions) dopo la conclusione della partita, l’amministrazione mantiene la custodia anche temporanea dei minori stessi, mentre il quinto emendamento chiede di abolire i due commi di legge che, per l’apertura ed esercizio di attività, prevedono la nuova costruzione e interventi edilizi di recupero delle sale da gioco, o mutamento di destinazione d’uso, con o senza opere, da qualsiasi funzione a quella di sala gioco, sono subordinati al rilascio del permeso di costruire, secondo l’articolo 18 della legge regionale del 30 luglio 2013, n.15 del 2013 . I termini istruttori sono raddoppiati e le disposizioni di cui al comma 3 bis trovano altresì applicazione per i locali pubblici e i circoli privati, nonché per le attività commerciali, comunque denominati, che siano destinati alla raccolta delle scommesse o offrano servizi telematici di trasmissione dati finalizzati al gioco d’azzardo al di fuori dai confini nazionali. Siamo impazienti di sapere se le modifiche richieste dal Consigliere Facci verranno ammesse perché, oltre al Covid e la guerra, la regione Emilia Romagna ha anche subito una dannosissima alluvione e gli operatori di ogni genere hanno subito danni gravissimi.
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