L’Avv. PUCCI, Pres. As.Tro, chiarisce la vicenda delle chiusure c/c alle imprese del gioco

L’Avv. PUCCI, Pres. As.Tro, chiarisce la vicenda delle chiusure c/c alle imprese del gioco

La chiusura dei conti correnti alle imprese ha facilitato l’ingresso nel settore del gioco della criminalità.

E’ ciò che ha detto l’Avv. Pucci a Gioconews, e a causa di tale affermazione sembra che il Segretario generale della Presidenza della Repubblica abbia ordinato di chiedere spiegazioni all’Associazione bancaria italiana dopo ripetute segnalazioni degli operatori del gioco. Tramite l’usura la criminalità sta mettendo in atto la strategia dell’usura e molti imprenditori cadono nella trappola di questo reato anche a causa della chiusura dei conti correnti praticata dagli istituti finanziari. A tal proposito l’Avv. Pucci ha dichiarato: “Le banche fanno un discorso etico, a cui credo poco, spesso chiudono i conti anche per l’instabilità del nostro settore. Ne sono l’esempio le Regioni che hanno adottato normative espulsive del gioco lecito quando il rapporto tra banca e imprenditore diventa inesistente proprio perché non esiste il futuro delle aziende del gioco”. L’Associazione AS.TRO sta ora cercando di fare accordi con altri istituti finanziari nel tentativo di arginare il fenomeno, ma la fase politica e storica non aiuta il gioco legale. In conclusione Pucci ha annunciato: “Stiamo portando avanti una serie di azioni volte a trovare istituti bancari rispettosi delle attività economiche legali e consapevoli che una banca, nel nostro sistema, svolge una funzione di rilevanza pubblica”. Tutto giusto, ma vogliamo porre una domanda: “Abbiamo in Italia istituti bancari che rispettano il lavoro legale, oppure sono i soldi l’unico mezzo per lavorare con le banche?”

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