Pirrello non partecipa al Convegno di ottobre, Curcio c’è e denuncia le criticità

Pirrello non partecipa al Convegno di ottobre, Curcio c’è e denuncia le criticità

Il Presidente di AGGE Sardegna non partecipa a incontri cannibalistici a sfondo elettorale. Raffaele Curcio c’era per criticare l’accordo in Conferenza Unificata.

 

 

Il Pres. Pirrello che non ha mai avuto peli sulla lingua, non ha voluto esserci al Convegno del 15 ottobre presso la Camera dei Deputati.  Informato da un collega ha spiegato le ragioni ribadendo la posizione dell’Associazione che presiede.

Nella sua dichiarazione Francesco Pirrello ha precisato: “Il sottoscritto non si presta a Combine né tanto meno a Farse Teatrali che hanno come unico scopo quello di perdere tempo e denaro (degli associati) così come altrettanto fanno gli attuali loro interlocutori istituzionali sulla pelle dei contribuenti. D’altronde i fatti dimostrano chiaramente gli effetti sortiti a favore della categoria e del comparto, grazie proprio a coloro che ancora si prestano a simili passerelle organizzate più per distrarre dalle vere problematiche che contrastarle apertamente o riservatamente come facciamo noi dell’A.G.G.E. Sardegna assieme a qualche altro coraggioso collega. Pertanto nel confidare in una presa di  coscienza collettiva da parte degli addetti ai lavori e in un rinnovamento politico-istituzionale alle prossime elezioni, ringrazio il collega per l’opportunità concessami e voglio richiamare un vecchio proverbio che dice: Chi è causa del suo Male …Pianga se stesso”.

 

Raffaele Curcio partecipa con animo Critico

 

L’incontro in realtà s’è svolto come temeva Francesco Pirrello pur lasciando più spazio alla voce delle Associazioni.  Il Pres. Sapar ha colto l’occasione per tornare sull’accordo Stato-Regioni che ha definito: “Fa acqua da a tutte le parti, l’accordo in Conferenza Unificata non tutela per la selvaggia riduzione degli orari né per l’applicazione delle distanze. Tutto avviene con accanimento nei confronti delle slot e delle aziende impegnate nel settore. Si parla di riordino dei giochi, ma finora il regolatore si è rivolto solamente al comparto delle slot e ora il sottosegretario è andato via…”.

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