Come ripartire i 50 milioni destinati al gioco patologico
Il gioco patologico ha ricevuto il sostegno del Governo che ha stanziato 50 milioni per assistenza e cura dei malati di gioco, ma nessuno sa come si devono ripartire i fondi.
Nel grande pacchetto del riordino del gioco pubblico rientrano certamente i 50 milioni che gli Enti Locali dovranno dividersi per l’assistenza dei dipendenti da gioco ma, come sempre, sorgono problemi di ripartizione. Al momento di andare in stampa non abbiamo notizie sul sistema di ripartizione del fondo e crediamo che la Conferenza Stato Regioni, se si farà, tra le tante discussioni, dovrebbe anche svelare il segreto della ripartizione anche perché tutto indica che gli Enti Locali stanno prendendo il sopravvento rispetto alle indicazioni del Governo e che si profila un possibile divieto generale del gioco lecito. Urge una soluzione unitaria che ponga fine al gioco illegale, stabilisca definitivamente come arginare la proliferazione del gioco e chiarisca se distribuire i fondi su base percentuale rispetto all’intensità abitativa o sul numero dei malati registrati, perché singole regole e provvedimenti emanati dai Comuni e dalle Regioni non porterebbero a risultati positivi. Ne è pensabile che i 50 milioni vadano a rimpinzare le tasche delle migliaia di pseudo-esperti che ultimamente hanno rivolto la loro attenzione al gioco. I soldi servono alla cura e assistenza dei malati e non a pagare gente che di gioco non capisce niente.
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