L’Avv. Ripamonti e Carlo Lepore persuadono la Corte  d’Appello di Roma

L’Avv. Ripamonti e Carlo Lepore persuadono la Corte  d’Appello di Roma

Il due noti legali hanno ottenuto una vittoria di risarcimento dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli, a favore di un gestore.

La condanna inflitta all’ADM prevede un risarcimento di 350mila euro tra sorte e interessi e più di 20.000 euro di spese dopo l’accoglimento della domanda risarcitoria di un gestore che è stato costretto a dismettere, per via di anomalie degli apparecchi i giochi: Champion Fever, Royal Slot, Fattoria, Queen Champion, Mega Matic, Stack Fiches, Royal Party, Criss Cross e il Corteggiatore. Pare che gli apparecchi fossero stati sottoposti a controllo e avessero mostrato una serie di anomalie della durata della partita e in alcuni casi la predeterminalità delle vincite mentre in altri casi erano superiori ai limiti di legge. Dopo la prima sentenza l’Avvocatura dello Stato aveva sollevato diverse eccezioni che a suo parere erano di competenza che ricadeva nella giurisdizione del TAR anziché del Tribunale ordinario, di conseguenza l’imprenditore ha chiesto il parere della Corte d’Appello di Roma. In ogni caso, in merito alla questione la Corte d’Appello ha affermato come incombesse su ADM l’obbligo di adeguata verifica in ordine  alla conformità dei congegni, sena tener conto della convenzione con l’ente omologatore, inidonea a esonerare ADM da accurati controlli sostanziali che la stessa ADM avrebbe dovuto effettuare prima di certificare la conformità dei prodotti immettendoli nei circuiti della raccolta del gioco lecito. In sostanza la Corte ha riconosciuto la responsabilità extracontrattuale in capo a ADM, individuandola nell’emissione di certificazione di conformità relativa alle caratteristiche degli apparecchi da gioco con conseguente violazione dei doveri di imparzialità e correttezza che gravano sulla pubblica amministrazione. La Corte ha anche richiamato la vecchia sentenza12.12.12. del Tribunale penale di Venezia che passata alla Corte d’Appello di Roma per giudicare i danni allora AAMS a fronte delle censure avanzate dalla procura lagunare sul caso Black Slot, nel cui caso l’ADM non aveva revocato l’autorizzazione all’ente omologatore e aveva attestato la conformità delle Black Slot. Bravi gli avvocati, Marco Ripamonti e Carlo Lepore, che si sono detti soddisfatti, ai quali si unisce la soddisfazione di Mondo Automatico che sul caso aveva sottolineato i danni che le dismissioni delle Black Slot aveva inflitto a Nazionale Elettronica.

Massimo Ranalli

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