L’Avv. Asteriti analizza le cause delle dipendenza da gioco

L’Avv. Asteriti analizza le cause delle dipendenza da gioco

Asseriti, rilevando nella dipendenza un fattore critico dell’azzardo che desta indignazione, invita a tenerla sotto stretto controllo.

 

Non c’è alcunché da eccepire sull’invito dell’Avv. Asteriti che chiede di seguire spietatamente lo sviluppo della dipendenza da gioco nei nostri cittadini, ma gli studi che sono stati effettuati sul fenomeno sono poco chiari e non aiutano a contrastare l’azzardo.

Le cause sarebbero molte e diversificate al punto che non si riesce a individuarne qualcuna di preciso. Tra le tante ci sarebbe “l’ambiente in cui vive l’individuo, i modelli imitativi che segue, la condizione sociale in cui vive e anche l’assunzione di farmaci non è da escludere e, per ultimo ma la più probabile, – sulla quale Mondo Automatico ha richiamato più volte l’attenzione – La genetica”.

Affermare che geneticamente un popolo può essere soggetto a ripetere ossessivamente un gesto o una qualsiasi azione può sembrare ciarlataneria, ma chi ha sofferto di dipendenza non la pensa così.

Seguendo poi le statistiche sui dipendenti da gioco in Europa, si evince chiaramente che, dopo oltre 30/40 anni che il gioco per soldi in altri Paesi viene praticato legalmente, il numero dei dipendenti è  infinitamente inferiore ai numeri che forniscono le nostre ASL. Anzi in molti Paesi è in netto calo.

Esiste nei nostri cittadini un forte senso di imitazione e di faciloneria nel modo di prendere decisioni e, in quanto al gioco, basta osservare il loro atteggiamento quando, ad esempio, il montepremi del Superenalotto è molto alto. Allora si riversano in massa nelle ricevitorie quasi per dire “anch’io voglio prendermi una fetta del montepremi”, mentre le oggettive inconsistenti probabilità di vincita restano esattamente le stesse di quando il montepremi è bassissimo.

L’Avvocato infine analizza la probabile percentuale di vincita del montepremi e rileva che è pari allo 0,000029% dei premi e chiede che questo aspetto venga inquadrato negli studi perché è sicuramente in grado di causare dipendenza. Dell’infinitamente bassa percentuale di vincita che erogano i nostri giochi autorizzati dallo Stato, non se ne occupa ovviamente nessuno.

 

M.R.

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