La storia del ragazzo autistico Nolan Kertis che soffre per il LockDown

La storia del ragazzo autistico Nolan Kertis che soffre per il LockDown

Nolan Kertis, un diciassettenne che soffre di autismo, ama giocare col gioco da sala Deal or No Deal.

La passione per i videogiochi di Nolan cominciò a quattro anni quando giocava nella console di casa, poi quando la famiglia lo portava a spasso e incontravano una sala giochi si fermavano per farlo divertire con i video giochi. Da allora Nolan ha seguito i video giochi costantemente e ha cominciato a giocare con Deal or No Deal, ma non mancava di visitare le sale giochi fin quando, cresciuto, usava Google Earth per giocare e la famiglia l’accompagnava anche a Detroit per farlo divertire. Quando irruppe la pandemia da Covid 19 nel mercato degli USA, Nolan purtroppo non ha potuto più andare nelle sale. Così la madre si è messa in azione per aiutare suo figlio ha fatto richieste alla Google, ha scritto alle compagnie che producono e operano videogiochi fin quando è riuscita a trovare una azienda disposta a fornirgli giochi via online. Sega capì che al ragazzo serviva aiuto, e quando Marty Smith della Sega ricevette l’email dalla madre di Nolan decise di aiutarlo. Ma gli serviva un gioco che non andava più di moda e non veniva più prodotto, perciò si mise alla ricerca e parlò col suo amico Mike Springman, della Betson, che gli procurò il gioco usato “Deal or No Deal”.  Così anche grazie alla collaborazione con Dan Coppola della ICE Games, la casa costruttrice del “deal or No Deal, gliene fornirono uno gratis. Il gioco venne revisionato e i tecnici della ICE lo portarono a casa di Nolan. Nel frattempo Nolan è diventato un vero campione, ma ciò che conta di più è l’atto d’amore che l’industria del divertimento ha dimostrato nei confronti delle persone che hanno bisogno di aiuto.

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