La perizia del Prof. Cesare Pozzi conferma l’espulsione del gioco dal territorio

La perizia del Prof. Cesare Pozzi conferma l’espulsione del gioco dal territorio

La vicenda è quella dell’Alto Adige che è finita nei tavoli del Consiglio di Stato il quale ha chiesto una Perizia all’esimio Prof. Cesare Pozzi dell’Università Luiss di Roma.

Non abbiamo ancora il documento con il testo della perizia che è stata consegnata a fine Agosto ma, da quanto è trapelato tra i media e anche dall’estero, la cosa ha suscitato grande interesse. Dopo il verdetto del Tar che non aveva espresso un parere univoco, il Consiglio di Stato ha chiesto al Prof. d’Economia d’Impresa Cesare Pozzi il parere se i 300 metri di distanza dai luoghi sensibili per installare una sala giochi prefigurasse l’espulsione dell’attività del gioco dalla società. La perizia ha confermato che le difficoltà di spostamento delle attività di gioco sono elevate al limite dell’impossibile anche perché c’è una incertezza normativa nell’individuazione di tali luoghi e che le conseguenze vanno in direzione opposta alla tutela dei giocatori e della prevenzione della ludopatia. Ma forse più importante è il rilievo espresso dal Professore secondo il quale: Il divieto imposto dai distanziometri incentiva e asseconda la compulsività dei giocatori patologici e problematici invece di contenere gli effetti del gioco. Quanto all’effetto espulsivo è già in atto con l’eliminazione dei canali distributivi delle AWP e dei corner delle Scommesse dalle tabaccherie.

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