Per John Stergides il divertimento merita più attenzione

Per John Stergides il divertimento merita più attenzione

Il veterano dell’industria britannica John Stergides è prudente sulla riapertura delle aziende del divertimento perché il Governo non mostra interesse.

Da quanto ci ha detto il sig. Stergides, è facile dedurre che il settore del divertimento viene trascurato anche in altri Paesi europei, come si evince dall’intervista che ci ha concesso. Anche in Gran Bretagna il Governo non ha sostenuto a dovere il settore durante il periodo funestato dal Covid 19 come afferma Stergides dicendo: “E’ presto per esprimere un parere rispetto agli anni passati sul futuro del settore perché abbiamo riaperto soltanto a fine giugno e le sale a luglio, ma possiamo dire che la ripresa è molto lenta, pur se costante, perché molte persone sono restie ad uscire da casa. Tutti vorrebbero tornare ai vecchi tempi, ma le imposizioni dettate dal Governo non consentono una vita normale”.

Senta, i provvedimenti emanati sul distanziamento e sulle regole dei viaggiatori dovrebbero essere rivisti, quale impatto hanno avuto fino ad oggi sul vostro lavoro?

In sostanza i provvedimenti sul distanziamento hanno soltanto prodotto maggiori costi per le imprese. Le sanificazioni dei locali, il rilievo della febbre, l’uso delle mascherine e la divisione tra gli apparecchi, che era soltanto necessaria per gli apparecchi per adulti con premi in denaro, hanno reso difficile la gestione dei luoghi del divertimento. Ma c’è di più perché alcuni tipi di apparecchi, quelli più popolari, li abbiamo dovuti spegnere o allontanare gli uni dagli altri. Siamo tuttavia contenti di poter lavorare parzialmente anche se ci vorrà più tempo per recuperare. La mancanza dei turisti ha avuto un forte impatto sulle sale, sui Centri del divertimento per Famiglie e sui grandi Centri della costa.

I prossimi mesi saranno decisivi per l’industria, cosa crede che dovrebbe fare il Governo?

Il Governo dovrebbe dare un aiuto alle imprese del divertimento perché lo stesso Parlamento ha riconosciuto che il nostro settore fa parte del settore turistico. A noi non sono stati concessi mutui come ad altre aziende e questo è ingiusto.

Qual’è stata la reazione dell’industria?

L’industria è molto frustrata perché la chiusura è avvenuta proprio all’inizio della stagione estiva che tutti aspettavano e praticamente non c’è mai stata, perciò il Governo deve prendere provvedimenti perché la nostra industria è stata surgelata per 9 mesi. Di crisi ne abbiamo superate molte negli ultimi 50 anni e cerchiamo di superare anche questa.

Gli industriali e gli operatori britannici non si lasciano scoraggiare e vogliono insieme superare anche questo ostacolo, purtroppo gli ultimi dati rivelano che la pandemia è in crescita, mentre il Governo non è proprio dalla loro parte.

 

Massimo Ranalli

comment Ancora nessun commento

Puoi essere il primo a lasciare un commento

mode_editLascia un commento

Solo gli utenti registrati possono commentare. Clicca qui

menu
menu