Gioco News tiene a Roma la Conferenza sulle Scommesse

Gioco News tiene a Roma la Conferenza sulle Scommesse

Per uscire dalla palude che ritarda l’emanazione del bando di gara per il rinnovo delle concessioni, Alesio Crisantemi ha moderato un congresso sulle scommesse svoltosi a Roma durante Enada 2017.

 

All’incontro romano c’erano i maggiori rappresentanti del settore scommesse con l’agenzia delle Dogane rappresentata dal Dr. Diamare, l’esperto di giochi G. Cardia, Maurizio Ughi per Obbiettivo 2016 e M. Brescianini consulente Italtronic Si. Mondo Automatico è giunto tardi all’incontro che ha  poi dovuto abbandonare presto per cause di forza maggiore, ma ha colto il cuore della discussione che soprattutto verteva sulla proroga delle concessioni e il rinvio della gara.

Alessio Crisantemi ha introdotto gli oratori che hanno essenzialmente parlato di “anomalia” nelle condizioni di gestione delle scommesse italiane perché si è tentato di  individuare e proporre una condizione praticabile dopo oltre un anno di stasi.

 

Mercato bloccato da normativa che consente anche di gestire giochi del gaming a livello territoriale, è stata la motivazione recriminata dai partecipanti, che impedisce di svolgere il concorso di assegnazione delle Concessioni. Così il Pres. Ugo Ughi ha osservato: “Alla fine la proroga effettiva sarà di circa tre anni, visto che le attuali concessioni scadevano a giugno 2016 e  che prima di vedere a regime le nuove concessioni ci vorrà almeno il 2019. Ma al di là dei singoli interessi, non vengono risolti i problemi del mercato dopo che sono stati buttati  al vento due appuntamenti come il codice dei giochi atteso nel 2015 e l’intesa con gli enti locali che sarebbe dovuta avvenire ad aprile 2016”. Nella sostanza anche il comparto delle Scommesse si trova nella stessa situazione dei giochi con premi in denaro e le proroghe non aiutano a risolvere l’impatto negativo che le scommesse devono affrontare con le Regioni. La Corte di Giustizia Europea ha più volte ricordato al Governo di rispettare le normative dell’UE sull’apertura del mercato ma, poiché in ben altri affari indaffarata, cerca di scaricare l’impegno del gioco in tutte le sue forme sulle Regioni con il rischio che gli operatori stranieri svolgano scommesse non autorizzate. E’ evidente che non basta il reiterato invito della Comunità  Europea ad attivare il Governo per rendere il nostro mercato fluido, che anzi sta diventando sempre più evanescente o illegalmente praticato, mentre si continua a procedere con le proroghe.

Fin quando durerà l’indifferente inerzia del Governo? Quando avremo una nuova Rete del Betting, nessuno può dirlo. L’unica certezza è che assisteremo ad una pioggia di contenziosi.

 

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