Eugenio Bernardi contro il marchio d’infamia verso chi opera slot nei bar

Eugenio Bernardi contro il marchio d’infamia verso chi opera slot nei bar

Il consulente tecnico-giuridico e produttore di giochi da 34 anni, Eugenio Bernardi, invoca  la riscossa morale degli operatori di apparecchi da gioco.

 

Eugenio Bernardi in una articolata escursione attraverso le vicende del gioco legale scrive e svela l’ipocrisia e la mistificazione dei Parlamentari che hanno votato tutte le leggi sul gioco legale e ora rivendicano di non conoscere quanto avevano approvato in Parlamento.

Nel combattere contro chi si dedica alla diffamazione e presta il fianco alle maldicenze nei confronti di una categoria di operatori economici che lavorano onestamente e versano 3.3 miliardi di euro nelle affamate casse dello Stato, Eugenio ne ha per tutti, ma noi vi riporteremo solo alcuni passaggi significativi. Sul volume del gioco che rappresenta la terza voce economica del nostro Paese, leggiamo: “Il tutto grazie al pompaggio in passato di dati sbandierati da un’Amministrazione avidamente spinta da una certa classe politica (prima) a proclamare certi risultati conseguiti in questi anni, inconsapevole braccio armato di certi interessi (le sempre nominate lobby affaristico-istituzionali che alcune indagini hanno evidenziato) e che nulla hanno a che fare con gli interessi della base sana e laboriosa di un settore di 5 mila piccole e medie imprese che gestiscono la maggioranza delle New Slot”. Come tanti suoi colleghi gestori e produttori, anche Bernardi s’è sentito negli ultimi anni fra coloro che rovinano il popolo dei giocatori italiani perché le Slot con giocata da 1 euro e massima vincita di 100 euro offrono una minima aspettativa di vincita, e si dichiara profondamente deluso da una certa politica che non ha mai alzato un dito a favore di chi opera da decenni nel gioco da intrattenimento.

 

Non voglio sentirmi oppresso ogni giorno da una burocrazia asfissiante e da media e politici bugiardi

 

Eugenio rivendica il diritto di fare libera impresa senza sentirsi in colpa, né sentirsi schifoso e aggiunge: “Non se ne può più che in ogni occasione, media e certi politici, per nascondere i propri errori passati e presenti, affermino o propagandino che tutti i problemi del paese sono legati al gioco e in particolare alle slot nei bar (termine abusato come lo era in passato il videopoker)”.

“ Ci sono noti esponenti regionali che nel loro passato parlamentare hanno votato tutte le leggi che ora aborrono e affermano di non conoscere quello che avevano prima approvato”.

Poi la sua requisitoria affronta il problema dell’aumento continuo del Preu, del fenomeno della dipendenza che viene imputato al gioco delle slot nei bar, mentre gran parte dei giovani spende soldi nei Gratta e Vinci mentre leggi regionali cozzano con le leggi nazionali, e quello delle ricerche sui giocatori patologici e, a tal proposito, scrive: “Come dice il Dott. Saletti, le ricerche che riportano le stime sui giocatori patologici, tutte commissionate e pagate dai committenti, credo vogliano puntare sul grave “allarme sociale” per cercare sostegno finanziario. E’ una furbizia di sopravvivenza. Si cavalca un elemento emergenziale cercando di pompare il fenomeno più di quanto necessario”. Cita anche quanto ha affermato il Dott. Crepet, sociologo, psicologo e scrittore che, al Convegno “Gioco legale parliamone a carte scoperte” – ha detto – Mi sono chiesto perché sia stata fatta tutta questa pressione sulle slot e ho sentito puzza di bruciato”.

Nella lunga lista delle recriminazioni Bernardi tocca tutti gli aspetti del gioco legale, lo stanziamento di 50 milioni di euro per la cura della ludopatia, la diffusione dell’alcol che causa frequenti incidenti, la cattiva informazione, l’incompetenza delle organizzazioni moralistiche, l’aggressività dei giochi a pronostico e delle lotterie come il nuovo Superenalotto che ha raddoppiato il costo della giocata minima. Insomma ce n’è per tutti nella lettera aperta di Bernardi che conclude così: “Vorrei che si ascoltasse anche la voce del settore e delle aziende, come la mia, che operano correttamente da oltre 34 anni nel gioco, prima con i videogiochi e ora con il gioco a piccola vincita, regolamentato e certificato non solo dai cosiddetti No Slot”.

Mondo Automatico concorda con Eugenio Bernardi!

comment Ancora nessun commento

Puoi essere il primo a lasciare un commento

mode_editLascia un commento

Solo gli utenti registrati possono commentare. Clicca qui

menu
menu