Anche il Milleproroghe nel balletto dei rinvii della Conferenza Stato Regioni

Anche il Milleproroghe nel balletto dei rinvii della Conferenza Stato Regioni

A ritmo serrato si susseguono i rinvii per decidere le linee guida del riordino del settore del gioco lecito che dovrebbe subire una stretta morbida.

 

Mentre il Sottosegretario Baretta riconosce che lo Stato ha esagerato lasciando crescere in maniera eccessiva il gaming sul territorio e annuncia una riduzione del 34% dei punti gioco, le Regioni e i Comuni non individuano un obiettivo comune sui punti sensibili, né sul destino delle Sale del tipo “A”. La simpatica Debora Serracchiani, che governa il Friuli Venezia Giulia, al momento di lasciare la Conferenza delle Regioni in cui non è stata presa alcuna decisione ha chiesto un rinvio per intavolare l’ennesimo dialogo con il Governo. In sostanza la Serracchiani vorrebbe proporre una normativa nazionale che prevede restrizioni al gioco lecito accettabili da tutti i Comuni e il Governo intanto propone un emendamento al Milleproroghe per la riduzione delle slot machines. Tra le tante indiscrezioni che circolano attorno al gioco lecito, delle quali si ciba anche la stampa nazionale, il Governo avrebbe chiarito che l’emendamento è stato proposto per definire il taglio delle new slot e la stretta, possibilmente morbida, verrà trovata con le Regioni e i Comuni durante la Conferenza Unificata. La proposta di modifica del Milleproroghe sarà discussa in Senato e dovrà stabilire i tempi di smantellamento delle slot entro il terzo trimestre dell’anno in corso.

Semmai la conferenza Unificata si terrà, entro il 30 settembre i nulla osta dei Concessionari saranno ridotti a 345mila unità, ma nessuno conosce l’esito della Conferenza e mancano accordi su orari, distanze e la classificazione delle sale gioco. Districare la matassa non è opera facile, ma in fin dei conti si può ancora rinviare tutto di qualche mese o anno.

 

Massimo Ranalli

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