Anche il gioco in balia delle Bufale in rete, ma le chiamano Fake News

Anche il gioco in balia delle Bufale in rete, ma le chiamano Fake News

Il comparto del gioco legale per soldi non è sfuggito agli inganni che comporta l’ingenuità di credere ciò che circola in rete. Si consiglia a tutti di essere meno creduloni.

 Chi vuole apparire modernista, dopo l’arrivo al potere negli Stati Uniti del Pres. Trump che si sente ingiustamente accusato, può esprimersi in inglese e parlare di “Fake News”, ma noi umili cittadini italiani sappiamo che si tratta di notizie false e per coerenza con la nostra lingua useremo gli pseudonimi “Balle” o “Bufale” che circolano nelle tanto amate reti. Perdonate la dissertazione linguistica, ma qualcuno dovrà pur parlare delle bugie che la “RETE” diffonde e che piacciono tanto agli interessati alle vendite o alle istituzioni che vogliono tenere calmi i cittadini e ricondurli all’obbedienza.

Le Bufale in rete producono gravi danni

 La Rete, nata per garantire maggiore democrazia, cioè quella partecipata che non esiste, per principio s’è imposta come mezzo di diffusione del pensiero e delle opinioni di noi tutti anche per quelli che vogliono rivendicare la genialità di cui non sono dotati e spargono in giro chiacchiere talvolta gravemente dannose. Particolarmente pericolose sono le chiacchiere che sfociano in aggressioni personali, quelle codificate in statistiche superficiali e in particolare quelle diffuse da Istituzioni preposte al controllo di interi comparti economici, come ad esempio i rapporti sui badgets pubblicati dalle banche o i dati riguardanti le trattative che si svolgono giornalmente nei mercati finanziari. Tra le notizie che causano confusione tra percezione e verità se ne trovano in quantità e non hanno risparmiato nemmeno il comparto del gioco italiano. Una fra tante è quella diffusa dal Gruppo Gedi che riporta in numeri la spesa degli italiani nel gioco con premi in denaro e la fissa a 95 miliardi complessivi (gratta e vinci- lotterie varie- vlt – slot- ecc.), dimenticando di precisare che oltre il 70% della cifra è stato restituito ai cittadini in forma di vincite. La notizia tuttavia ha creato allarme e sconforto, cui è seguita una vera Crociata da parte di associazioni, gruppi sociali, istituzioni religiose e… Udite Udite, anche di Politici che, alla spasmodica ricerca di voti, si sono schierati contro il gioco che loro stessi hanno avallato e legalizzato per portare soldoni nelle casse dello Stato. Da quanto risulta a chi scrive e firma questo articolo, non esiste azienda privata in Italia che abbia mai contribuito per alcuni miliardi di Euro ogni anno in forma di imposte erariali. Ad ogni modo ognuno può pensarla come meglio crede, ma per favore non diffondete bugie in Rete perché non  è onesto gettare esche avvelenate ai numerosi allocchi che vivono in questo Paese e al tempo stesso danneggiare uno dei pochi comparti che ancora riesce a produrre benessere in una paese dominato dalle chiacchiere.

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