Al gaming summit di Barcellona s’è parlato del futuro delle slot in Europa

Al gaming summit di Barcellona s’è parlato del futuro delle slot in Europa

Il Summit del Gaming di EUROMAT ha richiamato 120 delegati da tutta Europa oltre ai leader dell’industria e ai regolatori.

 

La crema dell’industria del commercio e dei regolatori di tutta Europa sono convenuti a Barcellona per parlare del futuro delle AWP soprattutto sotto l’aspetto della responsabilità sociale e della loro esistenza dopo decenni di accettazione in tutti i Paesi. I nodi da sciogliere, secondo l’industria del gaming, sono diversi ma almeno due richiedono una urgente risposta: La disparità di trattamento e delle regole tra gioco online e il gioco via terra, che subisce ovunque forti restrizioni anche se eroga premi di basso valore economico. I regolatori presenti hanno affermato che il trattamento diverso si verifica perché, secondo loro, il collegamento online permette maggiore controllo al punto che tale impostazione ha favorito l’introduzione delle VLT e il gaming basato su server in alcuni mercati.

Il secondo punto che richiede risposta è stato riferito alle preferenze dei giocatori sul sistema di pagamento perché il gioco delle slot è un tipico gioco che si svolge con soldi contanti in una società che ormai preferisce il cashless, cioè il pagamento elettronico o automatizzato.

Sul tema la discussione non è arrivata ad una netta conclusione perché, anche se alcuni preferiscono il sistema cashless, esiste una notevole parte dei cittadini che vuole pagare in contanti, quindi una legge impositiva a favore del pagamento elettronico avrebbe un forte impatto sulla popolazione e la questione richiede un trattamento che si protrarrà nel lungo termine.

La sfida per il settore del gioco automatico con premi in denaro resta quindi quella di non alienarsi la base clientelare che vuole un gioco semplice e mantenere la riservatezza.

Il Segretario di Euromat Kieran O’Keeffe ha suggerito: “Dovremmo regolarci secondo le tendenze del pubblico invece di creare nuove barriere. Le sfide non riguardano un solo mercato e tantomeno le soluzioni. Secondo me, l’industria è chiamata a pensare con mentalità europea ed Euromat è il veicolo adatto per promulgare le idee degli europei”.

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