L’M5S si converte al gioco legale

L’M5S si converte al gioco legale

L’M5S, grande avversario del gioco legale, critica la negazione dei mutui alle imprese del gioco legale.

Saranno stati fulminati sulla “Via di Damasco” quei grillini che si sono opposti alle pratiche che stanno attuando le banche e le Assicurazioni nei confronti degli imprenditori del gioco legalizzato, mentre il settore a causa delle chiusure da oltre un anno appare molto aggravata? Certo, le chiusure sono state necessarie per impedire la diffusione del COVID 19, ma l’atteggiamento discriminatorio degli istituti di credito, che richiedono alle aziende il rinnovo di garanzie aggiuntive fino al 100 per cento per ottenere i finanziamenti, le sta penalizzando ulteriormente.

Il comparto inutilmente penalizzato

Le garanzie collaterali richieste stanno determinando effetti socio-economici negativi e hanno messo le aziende legali a rischio di essere travolte da organizzazioni criminali dopo che hanno subìto un calo di fatturato nel 2020 di oltre il 40% e l’erario stesso ha perduto 4 miliardi di euro. La gravissima crisi che ha stravolto l’intero Paese rende la ripresa più difficile perché alcuni Istituti bancari hanno addirittura minacciato di chiudere ogni rapporto come le aziende perché hanno notato una diminuzione degli incassi, ma se le aziende hanno dovuto chiudere è ovvio che gli incassi sono diminuiti!

I Deputati Martinciglio, Cancellieri e Grimaldi si sono rivolti al Ministro dell’Economia

I suddetti deputati hanno chiesto al Ministro se fosse al corrente della situazione creata dal LockDown e cosa volesse fare a tal proposito per ovviare alle pratiche scorrette nei confronti delle imprese da parte degli istituiti di credito, perché le imprese invece avrebbero bisogno di un sostegno in questo momento della ripresa delle attività. Resta ancora irrisolta anche la questione delle fasce orarie di apertura dei luoghi del gioco e diversi TAR hanno annullato le fasce orarie adottate dai Comuni. In sostanza i TAR ribadiscono che la riduzione degli orari non deve arrivare a cancellare il valore economico dalle aziende che di fatto sono in possesso di una concessione. Si dovrebbe trovare un equilibrio tra gli interessi delle aziende che assicuri l’interesse pubblico in termini di riduzione delle perdite per i cittadini. Ma, come sappiamo, in tutte le fasi politiche in Italia gli equilibri sono difficili da trovare. Vedremo cosa avverrà ma intanto le imprese soffrono!

 

M.R.

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